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| Bea82
sono passati diversi anni ormai, ma mi pare che a me non sia servito.
Non ricordo esattamente cosa, ma dopo aver fatto la dichiarazione il caaf mi aveva richiamato chiedendomi un ulteriore documento.
Io ti consiglio di sentire direttamente il caaf con cui farai la dichiarazione, spiegando la situazione e facendoti dire da loro cosa richiedono, oltre che il centro da cui sei seguita. |
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| Cla84mi, hai detto delle cose importanti a Nicol. Io non le ho detto rinuncia ma fermati. In questo percorso a tante è servito fermarsi, guardasi dentro, capire cosa si vuole e proseguire per quella strada. Tanto più serve a chi si sente pieno di dubbi e rischia di fare scelte dettate unicamente dalla fretta.
Spero che la tua disponibilità sia di aiuto a Nicol, che possa trovare un suo equilibrio per affrontare tutto il resto. E auguro anche a te di coronare il tuo sogno, buona fortuna. |
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| Scusate, non passo quasi più dal forum ma quando capita, come adesso, mi aggiorno un po’ sugli ultimi post e le nuove storie.
Francamente, senza alcuna polemica ma solo con tanta sincerità, Nicol io credo che dovresti fermarti. Posso capire che i ragionamenti che hai in testa, che vanno in direzioni opposte e ti tirano un po’ di qua e un po’ di là, in parte ti spingano a tentare. Ma da come parli dai l’idea che non siano abbastanza forti e numerosi, per superare i dubbi e le paure, che sinceramente penso avranno la meglio al primo ostacolo o difficoltà (e i figli, qualsiasi figlio, prima o poi qualche pensiero lo dà... di salute, di carattere o semplicemente nelle tappe della crescita).
Un bambino ha bisogno di una persona che si assuma la responsabilità della sue crescita ed educazione. Se lo cerchi, non esiste che poi tu lo maltratti perché non è come pensavi, o ti fa vivere una vita diversa da come la immaginavi. Perché sarà sicuramente così, non sarà mai come te lo figuri, e la vita con un figlio sarà bella ma dura. Questa è la verità.
Perdere soldi non è piacevole anzi. Ma perdere salute mentale o fisica o farla perdere al proprio figlio è ancora peggio.
Se desideri stare bene con un figlio, questo è l’ordine: stare bene (o per lo meno in modo accettabile) con te stessa, e poi accogliere un figlio. |
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| Intraprendere un percorso di pma, e farlo tra l’altro da sole, è un passo importante e impegnativo su più fronti (economico, fisico, mentale...), per questo mi sento di dirti che se già sai di voler seguire questa strada, se la senti la cosa giusta per te.. prenditi un attimo di tempo anche per capire come vuoi muoverti esattamente. Per non avere rimpianti. Per non lasciare che l’impulsività del momento, della paura del tempo che passa... decida per te. La percentuale che ti è stata prospettata in effetti è bassa (la conosco bene..), è anche vero che in quel 10% circa, qualcuno rientra! Considera poi che tra una tecnica e l’altra, se la prima andasse male, passa qualche mese, non anni...trattandosi del privato.
Comunque un figlio è un figlio, punto.
Rispetto al tuo compagno, come già ho scritto, non posso dire nulla, conoscete solo voi la vostra situazione. Per parte mia, ho sempre trovato utile, anzi necessario, parlarsi, non tenersi dentro le cose. Anche a costo di dirsi cose difficili. Finché c’è la voglia di comunicare con sincerità, ci può essere la possibilità (la certezza no, quella nessuno la ha) di continuare. |
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| Marykitsune, non volevo scoraggiarti con la mia esperienza, anzi mi spiace se in parte è stato così. Ovviamente non si può raccontare tutto nei dettagli, quindi sembra tutto abbastanza lineare, ma gli anni iniziai per convincerlo sono stati lunghi.. e anche dopo aver acconsentito a ovo con suo seme, fino praticamente alla prima ecografia della gravidanza non si era sbilanciato, anzi in aereo per i transfert mi ricordava che quello che stavo facendo era responsabilità mia.. quindi ecco, io comunque andavo avanti verso il mio sogno senza certezze su quello che sarebbe successo.
Pimpi, che strano e che bello leggerti (come forse saprai non sono quasi più presente sul forum, ma questo post mi colpisce più di altri). Se sono saggia sarà per l’età ormai 😆 ma mai saggia quanto te. |
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| Ciao, penso anch’io tu debba darti questa possibilità se è ciò che desideri. Non tutti potranno capire e condividere, ma d’altra parte ci sono tante donne che hanno fatto questa scelta. Sul rapporto col tuo compagno non posso dire nulla perché ogni storia è a sè, e soprattutto non va mai dato nulla per scontato. La vostra relazione potrebbe finire oppure prendere pieghe impreviste. Non potete saperlo adesso. Io vedo solo che non ti ha chiuso tutte le porte ma ti ha lasciato una possibilità, anche se ha scaricato su di te tutte le responsabilità. Se ne hai voglia, prova a cercare la mia storia nella sezione Raccontiamoci: la strada che mi ha portato a te... anch’io ad un certo punto mi sono trovata in una situazione simile alla tua...
Buona fortuna! |
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| CITAZIONE (Honest @ 24/10/2022, 06:50) Una curiosità:in quali casi si da Plaquenil?
Io avevo ana e anticorpi anti cardiolipina un pochino alti. |
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| Ciao Monny, scusa se mi intrometto pur non avendo mai avuto scambi tra noi, e più in generale scusate se mi permetto di dire il mio pensiero. Lo faccio in buona fede verso tutti, spero di non venire fraintesa.
Pur credendo anche io che non sia giusto accontentarsi, o vivere una storia che frequentemente faccia soffrire, penso anche che ogni persona sia diversa, abbia esperienze e vissuti diversi, e sappia più o meno gestire le sue relazioni e sentimenti. C’è chi ha un bagaglio emotivo, capacità di elaborare, di valutare ... maggiori o minori, dati dalla personale esperienza di una vita. Per questo una stessa cosa a qualcuno può sembrare giusta o anche solo accettabile, e a qualcun altro no. Cambiare prospettiva non è facile. Il tempo e il confronto possono essere di aiuto.
Se la crisi è pressoché costante, o molto dolorosa, una riflessione seria io la farei Monny... Tenendo conto del fatto che il legame tra padre e figlio, se è forte e profondo, rimane sempre e comunque.
Inoltre, So di essere una voce fuori dal coro e probabilmente anche criticabile da qualcuno, ma la pma (non in Italia) è aperta anche alle donne single.
Che sia condivisibile o meno, è un altro discorso, nel quale dico già di non volermi imbarcare. Ho solo voluto ricordare questa possibilità.
Monny, ti auguro di trovare la strada giusta per la tua serenità. |
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| Ciao Honest. Per la mia personale esperienza, se si tratta di cisti funzionali mi sento di tranquillizzarti. A me era capitato poco prima di una stimolazione, non ricordo se avevo preso pillola per pochissimo tempo o addirittura nulla, ma era passata subito. Ricordo invece che ero molto spaventata e preoccupata, la parola “ciste” mi faceva venire in mente quella endometriosica molto grande che avevo avuto una decina di anni prima, così grande da dover asportare tutto l’ovaio... Invece quelle funzionali sono legate al ciclo e spesso si riassorbono facilmente e velocemente. Così era andata durante il percorso pma, e così è successo anche l’anno scorso. A un controllo la ginecologa ha trovato 3-4 cisti funzionali, piccole ma probabilmente causa dei miei dolori durante il ciclo, che tra l’altro era diventato più abbondante. Mi ha dato la pillola e già dopo due mesi erano quasi sparite. Per sicurezza ho fatto ancora qualche mese di pillola e ora tutto a posto.
Spero che sparisca alla velocità della luce anche la tua 😉 |
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| Ciao Sally. Mi spiace per il momento che stai vivendo. Consiglio anche io di fare l’ecografia in ogni caso, per avere certezze ma anche per evitare qualsiasi tipo di problema. La forza... bella domanda. Probabilmente si trova nel desiderio enorme di diventare mamme. Come dici tu, le batoste in pma ci sono, a volte sono tante, sempre sono devastanti. Ma se il desiderio c’è, è quello che ti fa rialzare e andare avanti, io la penso così.
La mia biochimica l’ho avuta dopo 4 negativi. Mi sentivo morire. Eppure... qualcosa si era mosso. Dopo una serie di beta a zero, qualcosa era successo. E vedere questa cosa, pur nel dolore, mi ha dato ulteriore forza e speranza.
Se la biochimica fosse davvero il tuo caso, è un dolore, lo so. Ma è anche un punto di partenza, per riprovare, per approfondire, perché la prossima volta vada meglio. |
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| Cioccolata, adesso mi fai venire il dubbio se sia stata lei o la Privitera (ginecologa) a prescriverlo...ma comunque alla fine la terapia era condivisa, e non ricordo proprio che mi abbia detto di non prenderlo o abbia fatto storie. Nei suoi figli la terapia era tutta scritta deltacortene compreso.
Forse valuta caso per caso. Io ricordo di averlo chiesto perché non iniziare molto prima del transfert un farmaco (non ricordo quale) dati che avevo sentito una ragazza qui sul forum che lo iniziava molto prima, io invece solo 1-2 settimane prima del transfert. E lei mi rispose (questo tutto via mail) spiegandomi il perché secondo lei io dovevo iniziare poco prima, mentre in altri casi si iniziava prima ...
Mi pare di capire che lei oggi non sia più così pronta nelle risposte, però se vuoi rassicurazioni o spiegazioni io fossi in te le chiederei ... Le chiederò proprio come mai nel tuo caso no, e in altri casi hai saputo che viene dato. Io credo che educatamente e con umiltà, con reale desiderio di capire (e non mettersi al posto loro) ai medici si possa chiedere tutto, in fondo riguarda la nostra salute. |
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| Io nell’ultimo transfert, seguita dalla Rovere, ho preso sia Deltacortene sia Plaquenil.
Ana e anticorpi anti cardiolopina leggermente positivi. E uno stato non ben rifinito di “infiammazione generale “, mi disse così ai tempi.
Infatti adesso mi segue anche al di fuori della pma (faccio controlli annuali). |
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| CITAZIONE (Crazyann @ 2/5/2022, 21:37) Sai che non sapevo dell'ananas?! Buono! Per una volta che c'è una cosa che fa bene e pure mi piace!
👍 anch’io mi ero fatta delle grandi mangiate di 🍍😄
In bocca al lupo. |
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| | Sono indicazioni che in linea di massima valgono sempre per una sana alimentazione, comunque aggiungerei la frutta secca, avocado e semi (ricchi di grassi sani) e l’ananas freso nel post transfert (per le sue proprietà antinfiammatorie) |
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| Da felicemente mamma grazie a eterologa, in favore di Honest posso dire che forse, a caldo, dopo la visita di oggi, un termine “inesatto” (mio invece che biologico) potrebbe anche starci... Quando una gine mi disse chiaramente per la prima volta che avrei avuto possibilità solo con eterologa, non nego che sia stata una mazzata NONOSTANTE io avessi già in mente questa strada, e non la avessi in alcun modo esclusa ma anzi stessi iniziando a informarmi, perché io volevo UN FIGLIO (senza altre definizioni). Ma ripeto, sentirmi dire che l’omologa non era la mia strada ha voluto dire un ulteriore fallimento ... forse non so spiegarmi bene ma a quei tempi mi sentivo valere meno di zero, credo sia abbastanza comune sentirsi dei fallimenti per non poter diventare genitori facilmente, essendo una cosa così naturale... con tutte le depressioni e ansie e arrabbiature che contornano la pma. Il fatto di non essere capace di concepire, nemmeno con l’aiuto medico, in un momento di debolezza, è stato un ulteriore colpo. Che poi ho superato molto velocemente (tipo il giorno dopo😄 Purtroppo già sapevo che lo scoglio vero sarebbe stato il mio compagno) e anzi con ottimismo e gioia perché finalmente imboccavo una nuova strada, con nuove possibilità... Però ecco, posso capire come ti senti oggi Honest, anche la tua domanda sulla Rovere, se abbia mai consigliato ad altri di cambiare strada non essendo una ginecologa... Per parte mia (sono stata seguita anche da lei) posso solo dire che ne vede tante tante tante... Trovo apprezzabile che un professionista dia la sua opinione rispetto a un paziente che si rivolge a lui, anche se non sempre è quello che desideriamo sentire.
Honest, fai passare qualche giorno, vivere dubbi e anche momenti di sconforto è normale e fa anche bene secondo me. Ognuno fa il suo percorso e le sue scelte in pma, tu saprai prendere quelle migliori per te.
Edited by Nebbia. - 28/4/2022, 23:04 |
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